Niente rende tanto grandi, quanto un grande dolore.
Si può avere l'ultima parola con una donna, a condizione che sia "sì".
Nulla ci rende così grandi come un grande dolore.
Il bene perduto rende l'uomo avaro.
Amare è darsi anima e corpo o, per meglio dire, è fare di due esseri uno solo; è passeggiare al sole, in pieno vento, in mezzo ai campi di grano e praterie, con un corpo a quattro braccia, a due teste, a due cuori. L'amore è la fede, è la religione della felicità terrestre.
Una lacrima dice più d'ogni parola.
Ogni dolore viene scritto su lastre di una sostanza misteriosa al paragone della quale il granito è burro. E non basta un'eternità a cancellarlo.
Pochi e grandi dolori fanno l'uomo grande, piccoli e frequenti l'impiccioliscono; un fiotto lava la pietra, una serie di gocce la trapassa. Allora si ha incominciato realmente a soffrire, quando si ha imparato a tacere il proprio dolore.
Un'ora breve di dolore c'impressiona lungamente; un giorno sereno passa e non lascia traccia.
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
Il dolore ti cambia in profondità.
Incominciai a capire che i dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.
Poiché il dolore è la suprema emozione di cui è suscettibile l'uomo, esso è a un tempo il tipo e il modello di ogni grande arte.
Il dolore, in natura, è il più potente degli afrodisiaci.
Io amo e vivo in silenzio ma dietro ogni sorriso nascondo una lacrima di dolore.
Come i bambini ed i vecchi si mise a piangere senza sapere il perché, ‐ di dolore ch'era gioia, di gioia ch'era dolore.