Il progresso è innegabile. Ora anche gli ignoranti sono laureati.
L'uomo possiede la capacità di distinguere tra bene e male e la facoltà di non tenerne conto.
Per l'incalzante progresso tecnologico l'uomo ha perduto la rigenerante capacità di stupirsi.
Sogno proibito della minima: diventare massima.
Raramente la forza della ragione prevale sulla ragione della forza.
Lo scettico non crede neppure nell'aldiqua.
Il progresso umano ha liberato il pensiero, ma allo stesso tempo ha incrementato l'angoscia di questo pensiero che si ritrova solo con se stesso, solo e libero. Da qui il malessere, mal di vivere che un tempo solo le menti eccezionali conoscevano, e che oggi coinvolge intere folle.
Gran parte del progresso sta nella volontà di progredire.
C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.
L'essenza del progresso è la decadenza. Progredire è morire perché vivere è morire.
Ogni progresso è dovuto agli scontenti. Le persone contente non desiderano alcun cambiamento.
Il progresso, la più ingegnosa e più crudele tortura dell'umanità.
Il progresso ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode.
Invece di grandi aspettative di sogni d'oro, il "progresso" evoca un'insonnia piena di incubi di "essere lasciati indietro", di perdere il treno, o di cadere dal finestrino di un veicolo che accelera in fretta.
Credere al progresso non significa credere che un progresso ci sia già stato.
Ogni progresso della civiltà è stato denunciato come innaturale quando era ancora recente.