Ogni scelta implica una rinuncia.
Ciò che distingue il genere umano dal regno animale è che in quest'ultimo è sconosciuta la malvagità fine a sé stessa.
Tutti si scagliano contro l'egoismo come se fosse possibile sopravvivere senza. Da biasimare è solo il suo eccesso.
Niente aiuta a vivere come la cattiva memoria.
Troppo cibo rovina lo stomaco, troppa saggezza l'esistenza.
Sull'ingratitudine si pensa che tutto sia stato detto. Finché non la si sperimenta in proprio.
Il senso del sacrificio è l'assoluta umiltà necessaria per agire pur sapendo che non vedremo i risultati.
Le buone maniere sono fatte di piccoli sacrifici.
Se abbiamo avuto successo senza sacrificarci, è perché qualcuno si è sacrificato per noi.
Ogni sforzo sotto coercizione richiede un sacrificio di energia vitale. Non ho mai pagato un tal prezzo.
Cristo pastore è una guida premurosa che partecipa alla vita del suo gregge, non ricerca altro interesse, non ha altra ambizione che quella di guidare, nutrire e proteggere le sue pecore. E tutto questo al prezzo più alto, quello del sacrificio della propria vita.
Oggi più che mai lo sviluppo sacrifica le popolazioni e il loro benessere concreto e locale sull'altare del «benavere» astratto, deterritorializzato.
Non vivere, ma morire, e non digrossar la croce ma salirvi, e dare in letizia ciò che abbiamo. Qui sta la gioia, la libertà, la grazia, la giovniezza eterna!
Amore folle. Si immolò in un fuoco affinché lei potesse finalmente essere senza di lui.
La felicità può essere definita, almeno parzialmente, come il frutto del desiderio e l'abilità di sacrificare ciò che vogliamo ora per quello che vogliamo alla fine.
Gli uomini lotteranno per la religione; per essa polemizzeranno, combatteranno, morranno; faranno tutto... meno che viverla.