Per l'uomo la montagna è una figura paterna con cui misurarsi.
Un albero sotto i raggi del sole, un sasso segnato dalle intemperie, un animale, una montagna: tutti hanno una vita, una storia, vivono, soffrono, affrontano i pericoli, godono, muoiono. Ma non sappiamo il perchè.
I monti a cupo sonno supini giacciono affranti.
Eros ha sconvolto il mio cuore, come un vento che si abbatte sulle querce sulla montagna.
Partoriranno i monti, e nascerà un ridicolo topo.
Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Siamo giunti al quarantesimo anniversario della conquista del K2, e il CAI, finalmente, annuncia la tanto attesa revisione storica dell'assalto finale alla grande montagna.
Consideriamo l'alpinismo come un'opportunità per esprimere noi stessi fuori dalla giungla delle città che la burocrazia dilagante, il sistema paralizzante delle garanzie sociali e l'intolleranza borghese rendono sempre più simili a prigioni.
A piedi degli alti monti; dai quali il Po scaturisce e si versa per le campagne, viveva un principe giovane e prode, che era la delizia del suo paese. Il cielo gli avea fatto, fin dalla nascita, ogni dono più raro, come se proprio si trattasse d'un gran re.
A valle, nelle città, le parole sono aria viziata, escono dalla bocca straparlate, non portano conseguenze. ce le teniamo in bocca, costano energia e calore, usiamo le necessarie, e quello che diciamo poi facciamo. Quassù le parole stanno in pari con i fatti, fanno coppia.
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.