Ognuno ha il mondo che si merita.
A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni.
E non bisogna pensare che siano cose che succedono per caso, no... e nemmeno per una questione di diottrie, è il destino quello. Quella è gente che da sempre c'aveva già quell'istante stampato nella vita.
Ognuno di noi sta dove stanno tutti, nell'unico luogo che c'è, dentro la corrente della mutazione, dove ciò che ci è noto lo chiamiamo civiltà, e quel che ancora non ha nome, barbarie. A differenza di altri, penso che sia un luogo magnifico.
Bisogna concedere ai barbari la chance di essere un animale, con una sua compiutezza e un suo senso, e non pezzi del nostro corpo colpiti da una malattia. Bisogna fare lo sforzo di supporre, alle loro spalle, una logica non suicida, un movimento lucido, e un sogno vero.
Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio.
Il mondo è alcune tenere imprecisioni.
Probabilmente il mondo è stato fatto rotondo perché destinato ad andare a rotoli.
Una persona non può considerare il mondo una sorta di bordello metafisico per le emozioni.
Non c'è più nessuno che voglia cambiare il mondo. Vogliono soltanto possederlo.
La cosa più bella è il mondo, perché opera divina.
Se il mondo non servisse a nient'altro, è per lo meno un eccellente oggetto di meditazione.
Quando ero più giovane, mi piaceva pensare che il mondo fosse ai miei piedi, che mi dovesse qualcosa. Quando sei giovane, è così che la vedi.
Io sono naturalmente portato a considerare il mondo come qualcosa di reale e di durevole, che mantiene la sua esistenza anche quando cessa di esser presente alla mia percezione.
Il mondo non è nero e bianco. Sembra di più nero e grigio.
Se a un Dio si deve questo mondo, non vorrei essere nei suoi panni; il dolore e le ingiustizie che vi regnano, mi strazierebbero il cuore.