Non potendo fare a meno di non avere una vita, ho quella dei miei personaggi.
Cosa resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, stupore di essercela presa per così poco.
Essere molto belli è come essere molto intelligenti: una menomazione sociale.
La borghesia illuminata considera il povero una miniera inesauribile di ricchezza e la sfrutta in modo che si dica poi che è un modo intelligente.
Un individuo individuale, l'artista in sé, è un essere senza protesi, senza stampelle, senza certezze, senza credi neppure sulla sua stessa identità.
Ogni volta che vi si presenti l'occasione di essere più tentati dalla vita che dallo scriverne, siate suicidali: il resto viene da sé.
Che triste parte quella degli incompresi nella commedia della vita! Amarezze, per cibo quotidiano: e per compenso il ridicolo.
Mentre percorri il cammino della vita devi sentire il profumo delle rose, perché ti è stato concesso di giocare una sola partita.
Ogni vita è un esperimento fallito.
La nostra vita non è dietro a noi, né avanti, né adesso, è dentro.
Non siamo chiamati a trasformare la vita in un paradiso, bensì a renderla, quando si può, un po' meno invivibile.
La vita non è un avere e un prendere, ma un essere e un diventare.
La vita dell'uomo colto dovrebbe alternarsi fra musica e non musica, come fra sonno e veglia.
La poesia della vita è com'una di quelle sorgenti occulte e profonde e a farle scaturire dalla terra si vuole molto studio e fatica, ma che poi scaturite, più non si perdono.
Non so perché le persone siano così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della loro vita privata, dimenticano che l'invisibilità è un super potere.
Non credo che la vita delle attrici sia poi così eccezionale.