L'intelligenza non ha valletti, si serve da sé.
La storia dell'umanità è la storia dei suoi traumi, cioè dei suoi viaggi fuori da un ennesimo feto verso la speranza di un'ennesima sopravvivenza.
Un uomo single non è un uomo solo, è, semmai, un uomo da solo.
Ogni volta che viaggio, viaggio parecchio all'indietro.
Il volto è servile e servizievole, la maschera è dispotica e intransigente. Il volto ti viene dato, e si esprime su un unico piano orizzontale; la maschera si impone, ed è verticistica anche quando sempre piana.
Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.
Le persone che vogliono sempre essere le più intelligenti sono costrette da questo sforzo incessante a impiegare l'intelletto con una tale intensità che alla fine, di solito, si ritrovano a essere state le più stupide.
Una delle sventure delle persone molto intelligenti è di non poter fare a meno di capire tutto: i vizi non meno che le virtù.
La bellezza del corpo è una dote da animale, se non c'è intelligenza.
Non chi ha il volto ringhioso, ma chi lo ha intelligente, appare temibile e pericoloso: come è certo che il cervello dell'uomo è un'arma più terribile dell'artiglio di un leone.
Con le energie che si sprecano per apparire intelligenti si potrebbero capire meglio alcune cose che sfuggono.
Ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, grazie alla loro arte e intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole.
La nostra intelligenza è una candela in pieno vento.
Una qualità importante? L'intelligenza. La vita non è un beauty contest: giovinezza e bellezza se ne vanno prima o poi.
La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante; la popolazione è in aumento.
Negli scacchi c'è tutto: amore, odio, desiderio di sopraffazione, la violenza dell'intelligenza che è la più tagliente, l'annientamento dell'avversario senza proibizioni. Poterlo finire quando è già caduto, senza pietà, qualcosa di molto simile a quello che nella morale si chiama omicidio.