Se già hai l'amore, che te ne fai del matrimonio?
Io sono un democratico convinto che ha, sì, i suoi gusti, ottimi, ma tiene conto però del diritto al cattivo gusto altrui, e credo che nessuno, io compreso e quindi neppure Dio, debba avere licenza di volere il mondo a sua immagine e somiglianza.
Che baracconata, la normalità.
Gli uomini avevano rinunciato per sempre a una felicità condivisa, le donne condividevano anche ciò che non avevano e non avrebbero mai avuto.
Come c'è del merito nell'infelicità, c'è dell'intelligenza nell'essere felici.
Un individuo individuale, l'artista in sé, è un essere senza protesi, senza stampelle, senza certezze, senza credi neppure sulla sua stessa identità.
L'uomo sposato porta sulle spalle tutto il peso della vita, quello non sposato solo la metà.
Non bisognerebbe mai dire che il matrimonio è più gioia che dolore.
Il matrimonio fondato esclusivamente sulla passione sessuale dura unicamente quanto la passione animale.
I' ho sempre sentito a di' che nel matrimonio, come nell'altri lochi, contentezza val più meglio che ricchezza.
Forse i matrimoni migliori sono quelli fra persone di mezza età. Quando si superano tutte le stupidaggini e ci si accorge che ci si deve amare l'un l'altro perché si sta scivolando verso la morte.
Il paganesimo aveva un dio per l'amore ma non per il matrimonio; il cristianesimo ha, oserei dire, un dio per il matrimonio ma non per l'amore.
Matrimonio o l'amore in conserva.
Oggigiorno i matrimoni vanno in malora più per il buon senso del marito che per altro. Come sarebbe possibile a una donna essere felice con un uomo che insiste nel trattarla come se fosse un essere perfettamente ragionevole?
La mente vuole certezze, ma la vita è incertezza. Per questo la mente è contro l'amore e a favore del matrimonio, perché il matrimonio è una cosa fissa: è una certezza.
Il matrimonio ha dei lati buoni ma ne ha anche parecchi di cattivi. I lati buoni del matrimonio erano per lo più buoni al negativo.