Il lusso va benissimo, purché sfrenato.
Non facciamo tanto gli spiritosi, e non pretendiamo che la gente oggi sia incapace di provare delle passioni, solo perché non ci riusciamo noi.
Per quel che riguarda la leggerezza non ho certo dovuto aspettare Italo Calvino per scoprirla. Prima di lui se si era sospettati, anche giustamente, di leggerezza si veniva biasimati molto: poi è arrivato Calvino e in un colpo solo l'ha redenta, come per magia.
Se nel rock bisogna drogarsi tanto per arrivare a canzoni come quelle di Jimi Hendrix e Janis Joplin, Wagner e Brahms che cosa avrebbero dovuto fare? Mettersi un dito nel didietro?
All'inferno ci va chi ci crede.
Il lusso non è il contrario della povertà, ma della volgarità.
Concedetemi il lusso, e chiunque può tenersi il necessario.
Il lusso è un'esigenza che comincia dove la necessità finisce.
Restituire è il nuovo lusso.
Dammi i lussi della vita e farò volentieri a meno delle cose necessarie.
A mitigare la miseria umana, il mezzo più efficace sarebbe la diminuzione, anzi l'abolizione, del lusso.
La legge del lusso non è aggiungere, ma togliere.
Il lusso è una virtù nobile, che non va confusa con il comfort.
Nella società opulenta non si può fare nessuna valida distinzione tra i lussi e le necessità.