A tante sciagure ha potuto indurre la religione.
Quello che è cibo per un uomo è veleno per un altro.
In realtà, quei tormenti che si attribuiscono al più oscuro inferno, sono tutti qui nella vita.
A volte da una sola scintilla scoppia un incendio.
La vita è una lunga battaglia nelle tenebre.
Poiché l'universo, oltre i limiti di questo nostro mondo, è infinito, la mente vuole sapere che cosa vi sia al di là, fin dove essa riesce a spingersi con la sua intelligenza.
La fede, credenza cieca che serve da fondamento a tutte le religioni, non è che fonte di errori, illusioni, imposture.
La disciplina è il rispetto delle regole di una forma di religione che noi sottoscriviamo e l'educazione è non il rispetto delle regole ma il rispetto degli uomini.
Come professione, la politica è per i duri di cuore e gli irresponsabili, la religione è fatta apposta per i poveri di spirito e gli ipocriti.
La burocrazia sta alla politica come il mistero alla religione.
È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta - raramente - non si può fare a meno.
La Bibbia è letteratura, non dogma.
Non c'è nulla, senza dubbio, che calmi lo spirito come un rum e la vera religione.
Le religioni sono come le lucciole: per brillare hanno bisogno dell'oscurità.
Non vi può essere pace tra le nazioni senza la pace tra le religioni; non vi può essere pace tra le religioni senza il dialogo tra le religioni.
L'umanità sta stretta nella religione così come un bambino, crescendo, diventa troppo grande per il suo vestito; e non c'è niente da fare: il vestito si strappa.