La tentazione più pericolosa: non assomigliare a nulla.
Bisogna adoperare i propri principi nelle grandi cose, nelle piccole basta la misericordia.
Utilizzare i propri vizi, diffidare delle proprie virtù.
Una sola cosa è più tragica del dolore: la vita di un uomo felice.
Volti tesi, fratellanza minacciata, amicizia sì forte e sì pudica degli uomini fra loro, sono queste le vere ricchezze, poiché sono caduche, ed è in mezzo ad esse che lo spirito meglio sente i propri poteri e i propri limiti, cioè la propria efficacia.
Gli uomini fanno finta di rispettare il diritto, ma s'inchinano soltanto alla forza.
Se lo scopo del Diavolo è quello di tentare l'uomo, appare abbastanza inutile.
A che serve resistere a una tentazione? Tanto, ce n'è subito un'altra.
Ci sono parecchie valide difese dalla tentazione, ma la più sicura è la viltà.
Non c'è virtù così grande che possa essere al sicuro dalla tentazione.
Disprezza le tentazioni ed abbraccia le tribolazioni.
Un uomo ha molte più tentazioni di una donna perché sa dove andare a trovarle.
L'unico modo per liberarsi da una tentazione è cedervi.
L'ultima tentazione è il tradimento più grande: fare la cosa giusta per la ragione sbagliata.
Non resistere mai alla tentazione: prova ogni cosa: non cedere su ciò che è bene.
È bene non avere vizi e male non avere tentazioni.