Solo chi è intransigente sui propri diritti ha la forza del dovere.
Se c'è un peccato contro la vita, non è tanto disperarne, quanto sperare in un'altra vita, e sottrarsi all'implacabile grandezza di questa.
Nei nostri amici amiamo il morto fresco, il morto doloroso, la nostra emozione, noi stessi insomma.
Chi si dispera per un evento è un codardo, ma chi nutre speranze per la condizione umana è uno stolto.
La bellezza è insopportabile, ci guida alla disperazione, offrendoci per un minuto uno squarcio dell'eternità che vorremmo allungare sopra la totalità del tempo.
Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire.
Il nostro compito quali esseri umani consiste nel compiere, all'interno della nostra propria, unica, personale esistenza, un passo in avanti sulla strada che dalla bestia porta all'uomo.
Mentre unico dovere è il non far male agli altri.
Forse nessun essere umano ha mai potuto fare il proprio dovere, riconosciuto e da lui anche riverito, in modo interamente non egoistico; forse nessuno, anche con la più grande aspirazione, arriverà così lontano.
Non è possibile opporre il dovere al piacere, né il lavoro al gioco, quando il dovere è piacere e il lavoro è gioco.
Non v'è dubbio che ogni condizione umana ha i suoi doveri. Quelli d'un infermo sono la pazienza, il coraggio e tutti gli sforzi per non essere inamabile a coloro che gli sono vicini.
Il dovere è il mio compito; non m'impedirai di compirlo.
Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d'oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica.
Il Governo ha due doveri, quello di mantenere l'ordine pubblico a qualunque costo ed in qualunque occasione, e quello di garantire nel modo il più assoluto la libertà di lavoro.
Aspettare che gli altri facciano il loro dovere è il miglior alibi per non fare il nostro.
Colui che è capace vede in ogni dovere un obbligo.