Quando saremo tutti colpevoli, sarà la democrazia.
Chi non dà nulla non ha nulla. La disgrazia più grande non è non essere amati, ma non amare.
Non si può vivere con la verità.
Insomma, per diventare famosi, basta ammazzare la portinaia.
Invece di uccidere e morire per diventare quello che non siamo, dovremo vivere e lasciare vivere per creare quello che realmente siamo.
È un fatto ben noto che noi riconosciamo sempre la nostra patria quando siamo sul punto di perderla.
La democrazia è solo un sogno: dovrebbe essere posta nella stessa categoria dell'Arcadia, di Babbo Natale e del Paradiso.
La vera cifra del cittadino democratico non è il rispetto dell'autorità, che disprezza ma teme, o della legge, che appena può disattende, ma il servilismo.
Le correnti democratiche nella storia sono come il battito continuo delle onde, si infrangono come contro uno scoglio, ma vengono incessantemente sostituite da altre.
Il sogno della democrazia è di innalzare il proletario al livello di stupidità raggiunto dai borghesi.
L'arma migliore di una dittatura è la segretezza, l'arma migliore di una democrazia è la trasparenza.
Un Locrese che proponesse qualsiasi nuova legge, dove stare innanzi all'assemblea del popolo con una corda attorno al collo, e se la legge veniva rifiutata, l'innovatore veniva strangolato all'istante.
Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione.
Democrazia significa governo degli incolti, mentre aristocrazia significa governo dei maleducati.
Per noi la democrazia è una questione di dignità umana. E la dignità umana è la libertà politica.
La televisione è democrazia al suo peggio.