Ogni vita volta verso il denaro è una morte. La rinascita è nel disinteresse.
Invece di uccidere e morire per diventare quello che non siamo, dovremo vivere e lasciare vivere per creare quello che realmente siamo.
Per lottare contro l'astratto, bisogna un po' somigliargli.
Chi non dà nulla non ha nulla. La disgrazia più grande non è non essere amati, ma non amare.
Anch'io come tutti, avevo letto dei racconti sui giornali. Ma certo esistevano libri speciali che non ho mai avuto la curiosità di consultare; in essi forse avrei trovato dei racconti di evasione.
I martiri non costruiscono le chiese, bensì sono punti di riferimento oppure un alibi. Sono seguiti da preti e da bigotti.
L'universo è indifferente al nostro destino.
Amatemi o odiatemi, ma non siate indifferenti.
Ho imparato a tenere a freno la lingua e a trasformare la mia faccia in una maschera di indifferenza, in modo che nessuno possa leggere i miei pensieri.
Talvolta sento la mia anima piena di occhi chiusi.
È sempre possibile svegliare uno che dorme, ma non c'è rumore che possa svegliare chi finge di dormire.
Di certo, nel vendicarsi, un uomo è soltanto pari al suo nemico, ma ignorandolo gli è superiore poiché perdonare è da principe.
A volte, l'indifferenza è un rinnovato segno d'interesse.
Quando suona il campanello della loro coscienza fingono di non essere in casa.
La desistenza avviliva questo slancio, spegneva queste passioni, spingeva tutti a rinchiudersi nel terrificante perimetro circondato dalle mura del «tengo famiglia» e «mi faccio i fatti miei».
Il vero nemico non è la morte, vogliamo combattere le malattie? Combattiamo la più terribile di tutte: l'indifferenza.