96 frasi, citazioni, aforismi
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui a esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano.
L'uomo che muore per il suo paese muore perché questo gli piace, così come un altro mangia cetriolini sottaceto perché gli piacciono. Se gli uomini potessero preferire il dolore al piacere, la razza umana sarebbe spenta da un pezzo.
Non credo che si possa volere troppa sincerità nella società. Sarebbe come una trave di ferro in un castello di carte.
Il critico capace dovrebbe essere un filosofo, perché dalla filosofia ha imparato la serenità, l'imparzialità, e la transitorietà delle cose della vita umana.
A un pranzo di gala uno dovrebbe mangiare con saggezza ma non troppo bene, e parlare bene ma non troppo saggiamente.
Il gran vantaggio di un governo democratico è che il merito, sostenuto dalle amicizie influenti, ha quasi la certezza di trovare la sua giusta ricompensa.
Nessuno scrittore, per quanto violente siano le sue proteste, disdegna sul serio, se gli è chiesto, di leggere un libro ancora non pubblicato; si tratta del suo pupillo e possiede ancora quel fascino che, una volta arditamente stampato e rilegato, viene completamente distrutto.
Segui le tue inclinazioni ma facendo attenzione al poliziotto in fondo alla strada.
È crudele scoprire la propria mediocrità solo quando è troppo tardi. Non migliora il carattere.
L'ipocrisia è un compito ventiquattr'ore su ventiquattro.
È difficile essere allo stesso tempo uno scrittore e un gentiluomo.
I tasmaniani, presso i quali l'adulterio era sconosciuto, sono oggi una razza estinta.
Nella vita le cose capitano a casaccio, e così devono capitare in un romanzo; esse non conducono ad alcuna crisi risolutiva - che è un oltraggio alla legge delle probabilità - continuano ad accadere e basta.
Quando uno non riesce in nessun'altra cosa, di solito si mette a scrivere.
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui ad esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano.
Io considero il matrimonio come un'unione spirituale, nella quale il mio dovere sarà di amare, obbedire, onorare mio marito, assisterlo e confortarlo, vivendo una vita tale da non lasciarmi sorprendere impreparata dalla morte.
La tolleranza è un altro nome per l'indifferenza.
È sempre difficile discorrere con un ubriaco; inutile negarlo, chi non ha bevuto si trova in uno stato d'inferiorità.
Nella vecchiaia ci si pente soprattutto dei peccati non commessi.
Nessun egoismo è così insopportabile come quello del cristiano riguardo alla sua anima.