70 frasi, citazioni, aforismi
Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria.
Non c'è nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria.
Poca favilla gran fiamma seconda.
Vassene il tempo e l'uom non se n'avvede.
Tre donne in giro, dalla destra rota, venian danzando.
Per lor maledizione sì non si perde, che non possa tornar, l'etterno amore, mentre che la speranza ha fior del verde.
E se le fantasie nostre son basse a tanta altezza, non è maraviglia ché sopra 'l sol non fu occhio ch'andasse.
Figliuol mio, disse 'l maestro cortese, quelli che muoion nell'ira di Dio tutti convegno qui d'ogni paese; e pronti sono a trapassar lo rio chè la divina giustizia li sprona, sì che la tema si volve in disìo.
Cinque volte racceso e tante casso lo lume era di sotto dalla luna poi ch'entrati eravam nell'alto passo.
È gentilezza dovunqu'è vertute, ma non vertute ov'ella; sì com'è 'l cielo dovunqu'è la stella, ma ciò non e converso. E noi in donna e in età novella vedem questa salute, in quanto vergognose son tenute, ch'è da vertù diverso.
Quel sol che pria d'amor mi scaldò 'l petto,di bella verità m'avea scoverto,provando e riprovando, il dolce aspetto.
"Amor che nella mente mi ragiona" cominciò egli a dir si dolcemente che la dolcezza ancor dentro mi suona.
Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza.
Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; gent'è avara, invidiosa e superba: dai lor costumi fa che tu ti forbi. La tua fortuna tanto onor ti serba, che l'una parte e l'altra avranno fame di te, ma lungi fia dal becco l'erba.
Quale per li seren tranquilli e puri discorre ad ora ad or subito foco, movendo li occhi che stavan sicuri, e pare stella che tramuti loco, se non che dalla parte ond'el s'accende nulla sen perde, ed esso dura poco.
Amor al cor gentil ratto s'apprende.
Nulla sia sì intima amistade come da bon padre a bon figliuolo e da bon figliuolo a bon padre.
Maladetta sie tu, antica lupa, che piú che tutte l'altre bestie hai preda per la tua fame sanza fine cupa!
Non può tutto la virtù che vuole.
Allor fu la paura un poco queta che nel lago del cor m'era dutata la notte ch'i' passai con tanta pièta.