94 frasi, citazioni, aforismi
Se il grande spirito mi avesse voluto bianco, mi avrebbe creato così. Ha messo nei vostri cuori alcuni desideri ed altri nel mio, e sono ben diversi. Non è necessario per un'aquila essere un corvo.
Se sei nero e sei sbagliato sei sbagliato, se sei bianco e sei sbagliato sei sbagliato. È una legge universale.
Non ti lascerò sola in questo bianco e nero.
La felicità dell'uomo bianco non può essere acquistata con la miseria dell'uomo nero.
In ogni caso, sfocata o meno, nitida o meno, una fotografia buona è una questione di proporzioni, di rapporti tra neri e bianchi.
Con tutta questa terra, perché non c'è abbastanza posto per gli Apache? Perché Occhio-Bianco vuole per sé tutta la terra?
Yo Elvis, non ti mettere in mezzo! Tu pensa a riportare quel rappettaro bianco dall'altro lato della 8 Mile. T'ho visto che ti strozzavi allo Shelter ieri sera!
Tatiana è l'amica mia grassa, tarmente grassa che si se veste de bianco ce fanno sopra i murales.
Mio padre mi portava al cinema di continuo. Mi ha raccontato del primo film che ha visto. È entrato in una sala buia e su uno schermo bianco ha visto un razzo volare nell'occhio dell'uomo nella Luna. Gli si è conficcato dentro. Ha detto che è stato come vedere i suoi sogni in pieno giorno.
Li ho visti tra le nuvole sull'erica. Eccoli! Non sostano né per amore né per dolore, Eppure i loro sguardi sono quelli di un'innamorata, Quando il cervo bianco irrompe dal coperto E il vento bianco rompe il mattino.
Non esiste la Natura, né quella dei Padri della Chiesa, né quella di Darwin, né quella del calzaturificio Valleverde, né quella del Mulino Bianco: esisti tu, pirla!
Ogni buon matrimonio è territorio segreto, uno spazio necessariamente bianco sulla mappa della società. Ciò che gli altri non sanno della tua relazione coniugale, la rende tua.
Detesto il razzismo perché io considero come una cosa barbara sia che provenga da un uomo nero o da un bianco.
Il futuro è un libro dalle pagine bianche. Solo tu puoi riempirle.
Nella notte del giardino, sei gitane, vestite di bianco, ballano. Nella notte del giardino, incoronate, con rose di carta e visnaghe. Nella notte del giardino, i denti perlacei scrivono l'ombra bruciata. E nella notte del giardino, le loro ombre si allungano, e raggiungono il cielo violacee.
Qui ci troviamo dietro uno specchio a due facce. Il bianco è nero. E il nero è bianco.
E come disse il sommo poeta nel cantico trentatré, "Nessuna donna è andata mai in bianco con i Patanè!"
Era come essere su un altro pianeta: il pianeta Monrovia. Dalla temperatura era ovviamente un pianeta vicino al sole. Di rado vedevo un altro uomo bianco. Non uscivo mai dalla città da solo, era l'anticamera dell'inferno, non volevo neanche dare uno sguardo.
La celluloide sarà il bianco e nero del prossimo decennio.
Io sono un cantante che ha spaccato a metà la critica: quelli che mi volevano bene dicevano che ero il Ray Charles bianco, mentre quelli che mi volevano male dicevano che ero il Toto Cutugno nero.