Si vive una sola volta. E qualcuno neppure una.
Il pettegolezzo è come fumare sigarette e mangiare würstel: piacevole ma poco salutare.
Posso dire del successo in genere che a me pare sopravvalutato, oggigiorno, alla pari del sesso.
Avevo una ragazza e dovevamo sposarci, ma c'era un conflitto religioso. Lei era atea e io agnostico. Non sapevamo senza quale religione educare i figli.
Il mondo si divide in buoni e cattivi. I buoni dormono meglio ma i cattivi da svegli si divertono di più.
Se risulta che Dio esiste, io non penso che sia cattivo. Ma il peggio che si può dire di lui è che fondamentalmente ha avuto poco successo.
Vivere è una cosa troppo importante per poterne parlare seriamente.
Forse è questo il peccato originale, essere incapaci di amare e di essere felici, di vivere a fondo il tempo, l'istante, senza smania di bruciarlo, di farlo finire presto.
Ci pare sempre di essere vissuti a lungo nei luoghi in cui abbiamo vissuto intensamente.
Spesso si vive come se fosse per sempre e ci si dimentica degli attimi.
Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita.
Per vivere, un uomo ha bisogno di cibo, di acqua e di una mente acuta.
Se si riesce a vivere abbastanza si ha la possibilità di rivedere le proprie condizioni e rettificarne alcune.
Viviamo come sogniamo, soli.
Chi vive sempre nel calore e nella pienezza del cuore e per così dire nell'aria estiva dell'anima, non può immaginarsi il misterioso rapimento che afferra le nature più invernali, che vengono eccezionalmente toccate dai raggi dell'amore e dal tiepido soffio di un solatio giorno di febbraio.
L'obiettivo non è vivere per sempre. L'obiettivo è creare qualcosa che vivrà per sempre.