La massima del popolo inglese è: Business as usual.
Di questo sono certo. Se apriamo una lite tra il presente e il passato, rischiamo di perdere il futuro.
Il successo è la capacità di passare da un fallimento all'altro senza perdere l'entusiasmo.
Non arriverai mai alla fine del viaggio, se ti fermi a lanciare un sasso a ogni cane che abbaia.
Mai credere in una guerra corta e felice o che chiunque si imbarchi in uno strano viaggio possa prevedere le insidie e gli uragani che incontrerà.
Non collocare mai un principio così in alto da non poterlo abbassare a seconda delle circostanze.
L'Inghilterra è il paradiso dell'individualità, eccentricità, eresia, anomalia, hobby e umorismo.
In Inghilterra il caffè ha sempre il gusto di un esperimento chimico.
Se gli inglesi possono sopravvivere alla loro cucina, possono sopravvivere a tutto.
In Inghilterra la pop art e l'arte bella stanno risolutamente schiena contro schiena.
Inglesi professori che non imparano altra lingua, inglesi non dovranno mai cambiare moneta, inglesi guideranno sempre dal lato sbagliato per questo chi va a Londra so che ritorna un po' cambiato.
L'Inghilterra non è, in fondo, che una vasta, opulenta e vigorosa aristocrazia.
L'inghilterra è l'unico paese dove il cibo è più pericoloso del sesso.
L'Inglese è nato per cacciar l'infedele dalle sante pianure, che toccarono quei piedi divini, che per nostra salute furono, son già quattordici secoli, confitti in croce.
La qualità della conversazione inglese è di essere dissossata, così che, almeno per quanto ne ho udito io, essa è tutta forma e niente contenuto.
Se dovessimo venire trascinati in una guerra europea, ogni famiglia in Inghilterra sarebbe in lutto e non solo per la perdita dei nostri cari ma di un intero stile di vita che apprezziamo e alimentiamo da un migliaio di anni.