O mostro orribile! Come è simile a un maiale nel suo sonno inebetito!
Nulla possiamo dire "nostro" eccetto la morte.
Il dramma resta sempre, dall'inizio alla fine, marcatamente politico.
La vita è una favola narrata da uno sciocco, piena di strepito e di furore ma senza significato alcuno.
Se non ricordi che l'amore t'abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.
Vedo che i giudizi degli uomini formano un tutto unico colle loro fortune e che i fatti esteriori si trascinano dietro le loro qualità intime, per degenerare ugualmente.
Fortuna grande per i mortali è che un terzo della vita è preso dal sonno.
L'animale più intelligente non è l'uomo, ma la marmotta. Infatti dorme nei mesi più brutti dell'anno.
Gli animatori dormivano quando non stavano bevendo.
Oh benedetto chi ha inventato er letto! Ar monno nun ze dà più bella cosa. Eppoi, ditelo voi che séte sposa. Sia mille e mille vorte benedetto!
La vita è un sogno: quando dormiamo, siamo svegli e quando siamo svegli, dormiamo.
La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida "In piedi, è giorno fatto!", ti riesce difficile trovare le pantofole.
Conosci la paura di chi si addormenta? È terrorizzato dalla cima dei capelli perché il terreno gli frana sotto i piedi e il sogno ricomincia.
Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi; ma, in primo luogo, era molto affaticato: secondariamente aveva già date tutte le disposizioni necessarie, e stabilito ciò che dovesse fare, la mattina.
Chi russa si addormenta per primo.
A dormire accanto a qualcuno, vicino fino a diventare la sua ombra, si può finire col riprodurre dentro di sé la sua anima, con l'assorbirne tutte le tenebre.