Modella l'azione alla parola, la parola all'azione.
Quanto spesso gli uomini sono stati allegri poco prima di morire!
Non mangia che colombe l'amore, e ciò genera sangue caldo, e il sangue caldo genera caldi pensieri e i caldi pensieri generano calde azioni, e le calde azioni sono l'amore.
Quando i rimedi non servono più, se si riesce a discernere il peggio hanno termine pure le afflizioni che la speranza teneva in sospeso. Piangere sopra un male ormai passato non giova ad altro che a tirarsi addosso nuove afflizioni.
Parla piano, se parli d'amore.
Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto,e se così fosse... mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.
Ci si sbaglierà raramente attribuendo le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all'abitudine e quelle meschine alla paura.
Le azioni umane non vanno derise, compiante o detestate: vanno comprese.
Il modo migliore per venirne fuori è sempre buttarsi dentro.
Dando troppa importanza alle buone azioni si finisce col rendere omaggio al male: si lascia supporre che le buone azioni non hanno pregio in quanto sono rare e che la malvagità e l'indifferenza determinano assai frequentemente le azioni degli uomini.
Scegliere metodi di non agire è stata l'attenzione e lo scrupolo della mia vita.
Simula le buone azioni. Avrà un paradiso posticcio?
È preferibile non fare un'azione che non va fatta, perché dopo ci si pente. Ciò che va fatto è meglio farlo bene, perché non ci si penta.
Non intraprendere nessuna azione a caso, né in altro modo che non sia perfettamente a regola d'arte.
Ci sono azioni che valgono più di chi le compie.
L'azione non è una capacità facoltativa degli esseri umani, bensì una necessità essenziale dalla quale dipende la nostra sopravvivenza come individui e come specie. Si può scegliere come e quando agire, ma agire è di per sé inevitabile: in questo non c'è scelta.