Simula le buone azioni. Avrà un paradiso posticcio?
A volte l'ingenuo è il più raffinato dei provocatori.
È così ipocrita che arriva persino ad ammettere la sua ipocrisia.
Affermano che l'aforisma è una saetta. Meglio paragonarlo a una lucciola: il piccolo chiarore intermittente, il percorso imprevedibile, l'estrema precarietà. Un libro di aforismi è uno sciame di lucciole.
E' raro che due amici, ogni tanto, non si scambino gli occhi.
Capita anche questo: il dietrologo diventa all'improvviso un eroe dell'avanguardia.
Le tue azioni parlano così forte che non riesco a sentire quello che dici.
Dando troppa importanza alle buone azioni si finisce col rendere omaggio al male: si lascia supporre che le buone azioni non hanno pregio in quanto sono rare e che la malvagità e l'indifferenza determinano assai frequentemente le azioni degli uomini.
Meglio accendere una candela che brancolare nell'oscurità.
Nessuna azione naturale si pò abreviare.
Uno assiste l'amico ammalato: bravo! Ma lo fa per ereditare: è un avvoltoio, aspetta il cadavere. Le stesse azioni possono essere oneste o disoneste: quello che conta è il perché o il modo in cui sono fatte.
Le azioni riprovevoli hanno luoghi riservati. Come le acquaviti troppo forti, non si bevono d'un sol tratto. Si posa il bicchiere, poi si vedrà, la prima goccia già fa riflettere.
Quante vite giocano un ruolo dominante? Il cittadino medio che paga le tasse non è capace di grandi passioni come di fare grandi opere.
Il sangue nobile è un accidente della fortuna; le azioni nobili caratterizzano il grande.
L'esito delle azioni umane dipende dagli dei; la scelta dell'azione rivela l'animo dell'uomo.
Non intraprendere nessuna azione a caso, né in altro modo che non sia perfettamente a regola d'arte.