Simula le buone azioni. Avrà un paradiso posticcio?
Omettere con noncuranza il saluto è una forma discreta di radicale disapprovazione.
L'anomalia non sta nel vecchietto in amore, ma nei ventenni che non riescono a innamorarsi.
Il sordo peggiore di quello che non vuol sentire è quello che non ti fa neppure aprire bocca perché è convinto di sapere già tutto.
Affermano che l'aforisma è una saetta. Meglio paragonarlo a una lucciola: il piccolo chiarore intermittente, il percorso imprevedibile, l'estrema precarietà. Un libro di aforismi è uno sciame di lucciole.
Per il corteggiamento vale il consiglio che Robert Schumann dava ai pianisti: "Andare lento e correre sono errori di pari gravità".
Non l'azione macchia chi la compie; solo chi la compie macchia l'azione.
Il modo migliore per venirne fuori è sempre buttarsi dentro.
Ciò che i vecchi vi dicono che voi non potete fare, fatelo: così scoprirete che invece ne siete capaci. Azioni vecchie per i vecchi e azioni nuove per gente nuova.
Quando faccio la brava, sto bene, ma quando faccio la cattiva, sto meglio.
Come arrivano lontano i raggi di una piccola candela, così splende una buona azione in un mondo malvagio.
È preferibile non fare un'azione che non va fatta, perché dopo ci si pente. Ciò che va fatto è meglio farlo bene, perché non ci si penta.
Compi ogni azione come fosse l'ultima della tua vita.
Le azioni riprovevoli hanno luoghi riservati. Come le acquaviti troppo forti, non si bevono d'un sol tratto. Si posa il bicchiere, poi si vedrà, la prima goccia già fa riflettere.
È esatto dire che, in mezzo ai bassi interessi del denaro e alla scolorita freddezza dei pensieri volgari che riempiono la nostra vita, le azioni ispirate da una vera passione mancano raramente di produrre il loro effetto, quasi che una divinità propizia si desse premura di condurle per mano.
La paura o la stupidità sono sempre state alla base della maggior parte delle azioni umane.