Le estati brevi, spesso sono delle primavere precoci.
Al mondo gli uomini son sempre morti e se li son mangiati sempre i vermi, ma nessuno di loro per amore.
I clamori avvelenati di una donna gelosa sono più micidiali dei denti di un cane idrofobo.
Non si è mai vista bella donna che non facesse smorfie davanti a uno specchio.
La vita è un'ombra che cammina, un povero attore che si agita e pavoneggia la sua ora sul palco e poi non se ne sa più niente. È un racconto narrato da un idiota, pieno di strepiti e furore, significante niente.
Insegnami a scordarmi di pensare.
Di tutte le meraviglie della natura, un albero d'estate è forse la più ammirevole; con la possibile eccezione di un alce in galosce che canta una canzone di Gershwin.
Non c'è niente che sappia di morte più del sole in estate della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l'aria e senti il bosco e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La natura è la morte.
L'estate non si caratterizza meno per le sue mosche e zanzare che per le sue rose e le sue notti stellate.
Vieni più vicino notte dal seno nudo! Stringiti a me notte magnetica e ricca di sostanze! Notte dei venti del sud! Notte delle poche grandi stelle! Notte immobile e ammiccante! Folle, nuda, notte d'estate!
Non ci sono più mezze stagioni. Vivaldi, fosse nato adesso, non faceva primavera, estate... Ne faceva una sola, una sola di strombazzamenti e la chiamava 'Tempo di merda'.
Il sonno e l'estate sono le ultime risorse del vecchio.
Le estati volano sempre, gli inverni camminano!
Il digiuno cessava quando nel cielo chiaro di quello scorcio d'estate spuntavano le prime tre stelle.
D'estate l'incasso al botteghino del cinema è dannatamente maggiore.
I nostri proverbi dovrebbero essere rifatti. Sono stati scritti d'inverno e adesso è estate.