Di quando in quando uno sciocco deve pur azzeccarci, per combinazione.
Rimorso, l'uovo fatale deposto dal piacere in ogni petto dove si è fatto il nido.
La guerra è un gioco, che i re, se i loro sudditi fossero saggi, non giocherebbero mai.
Di tanto in tanto, per puro caso, uno stupido deve aver ragione.
Dio ha fatto la campagna e l'uomo ha fatto la città.
Solo gli imbecilli non si sbagliano mai.
La coerenza è degli sciocchi.
L'intelligenza di una folla è uguale all'intelligenza del più stupido dei presenti, divisa per il totale dei presenti.
Solo due cose sono infinite, l'universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima.
Non dico che voglio essere stupido, ma secondo alcuni la stupidità è una benedizione. Non conosci niente, non vuoi di più e non hai bisogno di nient'altro.
Il massimo della stupidità si raggiunge non tanto ingannando gli altri ma se stessi, sapendolo. Si può ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta, mai tutti per sempre.
Ma poi mi rendo conto che il problema della Stupidità ha la stessa valenza metafisica del problema del Male, anzi di più: perché si può persino pensare che il male si annidi come possibilità rimossa del seno stesso della Divinità, ma la Divinità non può ospitare e concepire la Stupidità.
Se la stupidità non assomigliasse tanto al progresso, al talento, alla speranza o al miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido.
La vita è dura. Lo è ancora di più se sei uno stupido.
Lo stupido parla del passato, il saggio del presente, il folle del futuro.