Diventare un eroe è come vincere la professione più corta sulla terra.
Le cose andranno meglio nonostante i nostri sforzi per migliorarle.
Non racconto barzellette, semplicemente osservo il Governo e poi riporto i fatti.
Tutti siamo ignoranti, solo su argomenti diversi.
Il comunismo è come il proibizionismo: l'idea era buona, ma non ha funzionato.
Io non appartengo a nessun partito organizzato. Io sono un democratico.
Il bisogno dell'America non è l'eroismo ma la guarigione; non panacee, ma la normalità; non la rivoluzione ma il restauro.
Non c'è eroismo in me. Sono un uomo che ama fare. C'è dell'egoismo, sempre. La vita di un operaio può essere eroica quanto la mia.
La dolorosa meraviglia che ci procura ogni rilettura dei grandi tragici è che i loro eroi, che avrebbero potuto sfuggire a un fato atroce, per debolezza o cecità non capiscono a cosa vanno incontro, e precipitano nell'abisso che si sono scavati con le proprie mani.
Gli eroi sono più inclini all'autocitazione che all'autocritica.
Eroismo e santità, virtù secondarie. Ma bisogna aver dato prova di sé.
Quando indago la gloria conseguita dagli eroi, e le vittorie dei grandi generali, non invidio i generali.
Gli eroi sono eroi perché il loro comportamento è eroico, non perché vincano o perdano.
Ogni vero eroe sa portare il peso dei colpi che subisce.
Se l'eroismo non contasse sacrificio sarebbe un affare di ordinaria amministrazione.
La società borghese manca di eroismo.