Ti prego non abusare di me, sono già disperato!
Insegnami a sopravvivere alla prigione come hai fatto tu!
Ma che paese è questo dove gli unici che hanno ancora qualche speranza vengono chiamati disperati?
L'ultima questione è di sapere se dal fondo delle tenebre un essere può brillare.
Può anche succedere che una sera, a causa dello sguardo attento di qualcuno, si provi il bisogno di comunicargli, non la propria esperienza, ma semplicemente un po' di quei particolari disparati legati da un filo invisibile che minaccia di spezzarsi e che chiamiamo il corso di una vita.
Perché non si oda grida di gioia, e che con speranza non guardi più al cielo l'uomo, e maledetto sia questo giorno da noi, pronti a evocare... il Kraken!
Il contrario della speranza è la disperazione, la resa totale. L'unico peccato per il quale non c'è perdono, né in terra né in cielo.
L'uomo più disperato è solamente colui che meglio nasconde la sua speranza.
I miei insuccessi, la mia disperazione, la mia ignoranza e le mie incapacità sono il buio in cui io sono stato seminato allo scopo di maturare.
Essere privi di speranza non significa disperare.
È disperante frequentare persone per cui si prova disprezzo: essere obbligati, per pura cortesia, ad ammirare cose la cui insignificanza fa compassione.
La Terra desolata, senza uomini, soltanto l'amore dell'uomo per se stesso la immagina in preda alla desolazione. In realtà, la Terra è desolata di non essere desolata. Purtroppo, di una Terra realmente desolata, non conosceremo mai la profonda allegria.