Una volta pensavo di essere stupido, poi ho conosciuto i filosofi.
Gridare contro le scimmie dell'albero di fronte. Ecco quello in cui i cervelli si sono evoluti. Non matematica né fisica.
Naturalmente, è molto importante essere sobri quando si sostiene un esame. Molte carriere degne di nota nell'industria della pulizia delle strade, della raccolta di frutta e del suonare la chitarra sotto la metropolitana sono state avviate da una mancanza di comprensione di questo semplice fatto.
La fede si sposta. La gente comincia a credere nel dio e finisce per credere nella struttura.
Il sarcasmo con certe persone è utile quanto lanciare meringhe ad un castello.
Una delle domande filosofiche ricorrenti è: "un albero che cade nella foresta fa rumore anche se non c'è nessuno in ascolto?" Il che la dice lunga sulla natura dei filosofi, perché nella foresta c'è sempre qualcuno.
La filosofia è soprattutto una lenta penetrazione al di là delle conoscenze consuete che abbiamo sulle cose, un paziente progresso interiore verso una meta situata a una distanza che sappiamo infinita.
La filosofia deve chiarire e delimitare nettamente i pensieri che altrimenti, direi, sarebbero torbidi e indistinti.
I filosofi (i cosiddetti re del mondo) in realtà sono soltanto i lustrascarpe della posterità.
Ogni filosofia si colora con le tinte di qualche esperienza immaginaria e segreta, che mai si esprime esplicitamente nel procedere del ragionamento.
Quando ti poni tante domande è filosofia, quando cerchi tante soluzioni è scienza, quando hai una risposta per tutto è religione.
Non c'è bisogno di templi, non c'è bisogno di una filosofia complicata. La nostra mente e il nostro cuore sono il nostro tempio - la mia filosofia è bontà.
La filosofia è la balia asciutta della vita. Veglia sui nostri passi, ma non ci può allattare.
Ritengo che il filosofo non debba essere religioso per la stessa onestà di fondo che vieta al doganiere di diventare contrabbandiere.
La filosofia, per giovar al genere umano, dee sollevar e reggere l'uomo caduto e debole, non convellergli la natura, nè abbandonarla nella sua corruzione.
Cos'è la filosofia? Scusate il mio conservatorismo banale, ma non trovo ancora di meglio che la definizione che ne dà Aristotele nella Metafisica: è la risposta a un atto di meraviglia.