Esiste una sola scuola: quella del talento.
Penso come un genio, scrivo come uno scrittore brillante, e parlo come un bambino.
I grandi romanzi sono grandi fiabe.
Lo stile e la struttura sono l'essenza di un libro; le grandi idee sono inutili.
Niente fa rivivere il passato più intensamente di un odore che una volta vi era associato.
Quando uno scrittore arriva a scoprire di non avere alcun talento letterario, ha ormai così successo da non poter più smettere.
Ognuno deve mettere al servizio della comunità i propri talenti. Anche a rischio di andare controcorrente.
Ogni tua dote non adoperata diviene un tuo intralcio.
È una bella cosa possedere delle capacità, ma la capacità di scoprire la capacità negli altri è il vero esame.
Il più utile dei talenti è di non usare mai due parole quando una è sufficiente.
La vera eccellenza ed umiltà non sono tra loro incompatibili, al contrario esse sono sorelle gemelle.
Ho scritturato Renato Zero e Amedeo Minghi perché avevo intuito che avevano dei grandi numeri. Però erano molto avanti coi tempi. Infatti io non sono riuscito a portarli al successo, ci sono arrivati dopo dieci anni.
Se hai un grande talento, lavorare lo migliorerà; se hai delle capacità modeste, il lavoro supplirà a queste carenze. Nulla viene negato a un lavoro ben diretto: nulla si otterrà mai senza esso.
Se siete bravi, anche se siete antipatici riceverete quello che meritate.