Per gli abitanti del manicomio è il "fuori" ad essere anomalo.
La depressione è un male di vivere talmente penetrante che il pensiero della morte diventa un balsamo, una consolazione.
Se si allontanano i corpi, si dividono le menti e i sentimenti diventano di cartone.
La solitudine è una pace inaccettabile.
Le persone che stanno con voi in casa hanno bisogno di attenzione, non datela mai per scontata, vanno seguite, ascoltate: questo è rispetto umano.
Se noi consideriamo la casa come il luogo dove possiamo sciogliere tutti i freni inibitori, allora oltre che perdere la decenza, l'eleganza e il controllo del linguaggio che giunge al vituperio e all'offesa, si cancellano i limiti su cui ogni vita sociale si fonda.
Si va in manicomio per imparare a morire.
Una passeggiata in un manicomio mostra che la fede non prova nulla.