L’amore viene presentato come principio ordinatore dell’universo, legge originaria e invisibile che regola il movimento dei cieli e l’armonia delle stelle. Non si tratta di un sentimento fragile o passeggero, ma di una forza assoluta e stabile, capace di dare misura, direzione e coerenza a tutto ciò che esiste. Il corso degli astri non cambia, proprio perché è guidato da un amore che non conosce capricci, esitazioni o disordine. Questa visione innalza l’amore a livello cosmico: non è soltanto legato alle vicende umane, ma coincide con la struttura profonda della realtà, con quella consonanza segreta che tiene unito il tutto. Nel silenzio del cielo, dietro la luce dei corpi celesti, agisce una melodia invisibile, un legame armonico che impedisce al caos di prevalere. L’amore, così inteso, è purezza, necessità e perfezione; è la ragione per cui il mondo rimane in equilibrio e conserva, nel suo moto eterno, un senso profondo e irriducibile.