La storia non si ripete mai.
L'universale consenso degli uomini non ha virtù di rendere sperimentale una proposizione che non lo è; né l'acquista quando quel consenso si estenda nel tempo, sino a valere per tutti gli uomini che hanno esistito.
Fortuna grande per i mortali è che un terzo della vita è preso dal sonno.
Il principio di autorità permane anche nelle nostre società, non solo per gli ignoranti, non solo per le materie di religione e di morale, ma anche riguardo alle scienze, per i rami di queste che un individuo non ha studiato specialmente.
La giustizia deve essere rigida e parere clemente. Il buon chirurgo con pietose parole conforta l'ammalato, mentre con mano sicura, e che pietà non trattiene, ne taglia le membra.
Un uomo è solo ed unico giudice in ciò che a lui piace, o non piace.
La storia, come un idiota, meccanicamente si ripete.
La borghesia ha avuto da svolgere nella storia un compito sommamente rivoluzionario.
La storia non deve essere presentata come un'accumulazione di risultati conseguiti o come una mera esposizione di avvenimenti, ma come una poderosa realtà in azione.
Chi non ha nessuna sensibilità per la Storia è come un uomo senza il senso dell'udito o della vista.
I popoli felici non hanno storia. La storia è la scienza dell'infelicità degli uomini.
Spesso lo storico è soltanto un giornalista voltato all'indietro.
Noi non sappiamo, né abbiamo il diritto di sapere, che cosa sia la storia nella sostanza, nell'assoluto, al di là del tempo. Indoviniamo, ma non conosciamo, il giudizio del Tribunale dei morti. Forse un'insperata gloria esploderà, atterrando le muraglie.
I tempi primitivi sono lirici, i tempi antichi sono epici, i tempi moderni sono drammatici.
Nella storia e nella vita pare talvolta discernere una legge feroce, che suona "a chi ha sarà dato; a chi non ha, a quello sarà tolto".
La storia di una vita è più breve di un battito di ciglia. La storia di un amore è ciao e addio finché non ci rivedremo.