La libertà comincia dall'ironia.
E' una cosa ben schifosa, il successo. La sua falsa somiglianza con il merito inganna gli uomini.
La malinconia è la felicità di essere triste.
La liberazione non è la libertà; si esce dal carcere, ma non dalla condanna.
È dell'inferno dei poveri che è fatto il paradiso dei ricchi.
L'invidia è una buona stoffa per confezionare una spia.
La stampa è per eccellenza lo strumento democratico della libertà.
La concezione aristocratica della libertà produce, presso quelli che così sono stati educati, un sentimento esaltato del loro valore individuale e un gusto appassionato per l'indipendenza.
Libertà non fallisce ai volenti, Ma il sentier de' perigli ell'addita; Ma promessa a chi ponvi la vita, Non è premio d'inerte desir.
Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all'Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita.
Non sono tutti liberi quelli che si fan beffe delle loro catene.
È meglio andare scalzi che tenere i piedi in due scarpe.
Libertà, il frivolo motivetto della nostra civiltà, ma solo quelli che ne sono privati hanno il benché minimo sentore di cosa sia realmente.
La libertà deve essere libertà per tutti. Quando lo è solo per qualcuno non è più libertà: è tirannia.
La libertà non è fine a se stessa; essa è autentica solo quando viene posta al servizio della verità, della solidarietà e della pace.
Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare.