Il buonsenso esiste a dispetto, e non a causa, dell'istruzione.
L'uomo è cacciatore, la donna pescatrice.
Quando straripiamo sul male più che non appoggiamo sul bene, quella parte di noi che è sospesa sulla colpa finisce col vincere e precipita.
La vita non è che una lunga perdita di tutto ciò che si ama. Ci lasciamo dietro una scia di dolori. Il destino ci confonde con una prolissità di sofferenze insopportabili. E con tutto ciò ci si stupisce che i vecchi si ripetano. È la disperazione che ci rimbecillisce.
Non esiste conforto per una madre che soffre. La maternità non conosce limiti e ragionamenti. La madre è sublime perché è tutta istinto. L'istinto materno è divinamente animale. La madre non è donna, ma femmina.
Per quanto la vita sia breve, noi la rendiamo ancora più breve sprecando allegramente il nostro tempo.
Per essere veramente un grand'uomo bisogna saper resistere anche al buon senso.
La stupidità ha fatto progressi enormi. È un sole che non si può più guardare fissamente. Grazie ai mezzi di comunicazione, non è più nemmeno la stessa, si nutre di altri miti, si vende moltissimo, ha ridicolizzato il buon senso, spande il terrore intorno a sé.
Nulla è più equamente distribuito del buonsenso: nessuno pensa che gliene occorra una quantità maggiore di quella che possiede.
Il buon senso è forse la qualità più preziosa e più valida nel carattere di una persona.
Il buon senso è raro quanto il genio è la base del genio.
Il Buonsenso, che già fu caposcuola, ora in parecchie scuole è morto affatto; la Scienza sua figliuola l'uccise, per veder com'era fatto.
Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune.
Solo le persone di buon senso impazziscono.
Quel dono raro, per la bellezza, il buonsenso!
Senza il buon senso non c'è vera virtù.