Lavoro eterno. Paga il governo!
Il dolore, in chi manca di pane, è più rassegnato.
A' generosi, giusta di glorie dispensiera è Morte.
Armoniosi accenti, dal tuo labbro volavano, e dagli occhi ridenti, traluceano di Venere i disdegni e le paci, la speme, il pianto e i baci.
La quiete si ha da sacrificare alla coscienza e all'onore.
Quaggiù la povertà è vergogna che nessun merito lava; è delitto non punito dalle leggi, ma perseguitato più crudelmente dal mondo.
Credo che il governo sia il servo del popolo e non il suo padrone.
La carestia, la peste e la guerra sono i tre più famosi ingredienti di questo basso mondo... Ma la guerra, che riunisce tutti questi doni, ci viene dall'inventiva di tre o quattrocento persone sparse sulla superficie del globo sotto il nome di principi o di governanti.
La felicità della società è la fine del governo.
Un governo che usa la forza per mantenere il potere insegna agli oppressi a difendersi con la forza.
La comunità politica migliore è formata da cittadini della classe media.
Ogni popolo ha il governo che si merita. Noi anche l'opposizione.
Molta gente vorrebbe che il governo proteggesse il consumatore. Un problema molto più urgente è che il consumatore deve proteggersi dal governo.
Mangia il Governo, mangia la Provincia; mangia il Comune e il capo e il sottocapo e il direttore e l'ingegnere e il sorvegliante... Che può avanzare per chi sta sotto terra e sotto di tutti e deve portar tutti sulle spalle e resta schiacciato?
Non esiste qualcosa come i soldi del governo, esistono solo i soldi dei contribuenti.
Questa è la negazione di Dio elevata a sistema di governo.