La più amena trovata dell'intellettualismo è di pigliarsela con l'intelletto.
Meglio ci guarisce il medico che ci fa vedere anche la sua piaga.
La bellezza ci è connaturale; perciò il nostro sobbalzo di gioia quando la riconosciamo.
Pure in tanta superbia del mondo, la cosa più difficile e più rara è avere un alto concetto di sé.
Fede e Speranza fanno tutt'uno: non può sperare chi non crede in nulla, né si può credere se non sperando.
E' dunque chiaro che ciascuno è soprattutto intelletto e che la persona moralmente conveniente ama soprattutto se stesso.
La ragione ha con l'uomo la stessa relazione che il sole ha col mondo, diffondendo la sua luce per ogni dove. Abbandonare i principi affermati dall'intelletto e conformarsi alle opinioni altrui è come chiudere fuori la luce del sole e cercare un oggetto con una lanterna.
Nessuna cosa maggiormente dimostra la grandezza e la potenza dell'umano intelletto, nè l'altezza e nobiltà dell'uomo, che il poter l'uomo conoscere e fortemente sentire la sua piccolezza.
Gli intellettuali non risolvono le crisi, ma le creano.
La volontà è più forte dell'intelletto.
L'unico modo di rafforzare il proprio intelletto sta nel non avere opinioni decise su nulla; lasciare che la propria mente sia una strada di passaggio per tutti i pensieri.
La curiosità è una delle caratteristiche più certe e sicure di un intelletto attivo.
Divento sempre più convinto che la necessità della nostra geometria non possa essere dimostrata: perlomeno né dall'intelletto umano né per esso... La geometria non deve essere messa nella stessa classe dell'aritmetica, che è aprioristica, ma in quella della meccanica.
I migliori e più evidenti successi dell'intelletto umano si sono avuti quasi solo quando esso sta alla lontana da Dio. Ma il pensiero che lo tentava disse: "E se questa libertà da Dio non fosse altro che la via moderna verso Dio?"
Nella pacatezza dello sguardo degli animali parla ancora la saggezza della natura; perché in essi la volontà e l'intelletto non si sono ancora distaccati abbastanza l'uno dall'altro per potersi, al loro reincontrarsi, stupirsi l'uno dell'altra.