Però che quello, o figli, è vile onore cui non adorni alcun passato orrore.
Muiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!
Ché nel mondo mutabile e leggiero costanza è spesso il variar pensiero.
Perduto è tutto il tempo che in amor non si spende.
Il peggio che ci può capitare nella vita è di avere in casa senza saperlo il nostro peggior nemico, il più crudele.
Ché fortuna qua già varia a vicenda mandandoci venture or triste or buone, ed a i voli troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini.
L'onore non si può togliere, si può solo perdere.
L'onore è la poesia del dovere.
Ricorda sempre: la vera forza di uno spartano è il guerriero al suo fianco. Perciò dagli rispetto e onore, e li riceverai a tua volta.
Noi moriremo in questo paese e manterremo il nostro onore.
Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; gent'è avara, invidiosa e superba: dai lor costumi fa che tu ti forbi. La tua fortuna tanto onor ti serba, che l'una parte e l'altra avranno fame di te, ma lungi fia dal becco l'erba.
L'onore è l'appendice nell'organismo dell'anima. La sua funzione è ignota, ma lo si può asportare tranquillamente a quella gente che è incline a sentirsi offesa.
Non scioglie dal turbamento dell'anima e neppure vale a dare meritevole gioia il possedere le più grandi ricchezze, né gli onori e l'ammirazione delle folle, né altro di quanto dipende da motivi sregolati.
Non c'è dubbio che i discendenti non facciano all'occorrenza ciò che avran veduto fare da quelli che li avranno preceduti. Gli onori che renderete a coloro cui succedeste sopra la terra, vi saranno resi da quelli che succederanno a voi.
Se l'onore fosse redditizio, tutti sarebbero onorevoli.
L'individuo che non onora la propria terra, non onora se stesso.