Tempo e consapevolezza sono la stessa cosa.
Queste sono state le prime grandi emozioni della mia infanzia, l'umiliazione di dover andare al Monte di Pietà, il senso di questa mia famiglia carina, meravigliosa con me, ma in fondo debole, vulnerabile.
La vera comprensione è quella che va al di là della ragione e che si fonda sull'istinto, sul cuore.
Avete mai sentito le grida che vengono da un macello? Bisognerebbe che ognuno le sentisse, quelle grida, prima di attaccare una bistecchina. In ogni cellula di quella carne c'è il terrore di quella violenza, il veleno di quella improvvisa ultima paura dell'animale che muore.
Ogni sera d'estate tutte le altre donne portavano giù le seggioline impagliate, si sedevano e guardavano i ragazzi come noi, i bambini che giocavano a nascondino o a zoppino sul lastrico della strada.
Vivete ora, vivete nel momento. Il futuro non esiste. Siatene coscienti. Persino la morte non conta... ancora.
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento: quello in cui l'uomo sa per sempre chi è.
Se un uomo pensa al suo stato fisico o morale, quasi sempre scopre che è malato.
Nella comunicazione l'uso consapevole o meno del senso della misura si chiama prossemica.
Molto del mio successo è dovuto al mio aspetto, ne sono consapevole.
Non si arriva mai tanto lontano come quando non si sa più dove si va.
Nessuno sapeva ciò che sapevano loro, qui, nell'ultimo minuto di chiarezza prima della fine di tutto.
Se si accorgono che sei onesto, sei fottuto.
Il più bel gesto che puoi fare nei confronti di un altro non è dividere con lui le tue ricchezze ma renderlo consapevole delle proprie.
Chi non sente il suo male è tanto più malato.
Non c'è bisogno di conoscere esattamente di che cosa si tratti per sapere che può essere pericoloso.