Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone.
Se ripenso alla mia vita, se penso a un premio, rivedo quel viaggio. Una felicità fatta di nulla, insperata e profonda. Era come se il cielo, quel cielo grigiastro e anonimo, ci stesse risarcendo!
Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene.
Il viaggio più prezioso è quello del reportage, il viaggio etnografico o antropologico intrapreso per conoscere meglio il mondo, la storia, i cambiamenti avvenuti, in modo da trasmettere agli altri le conoscenze.
L'inutile lavoro di vedere paesi diversi.
Si esce dal labirinto allontanandosi dal suo centro, andando verso la periferia.
Un luogo non e' mai solo 'quel' luogo: quel luogo siamo un po' anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati.
Ogni viaggio comincia con un vagheggiamento e si conclude con un invece.
Viaggia come Gandhi, con vestiti semplici, occhi aperti e mente sgombra.
Cos'è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi?
Quando ci si accorge che la propria vita è priva di senso ci si suicida o si viaggia.