L'apoliticità non esiste. Tutto è politica.
Il mistero dà fuoco e tensione a ogni nostra parola.
Il paese della nostra nostalgia è invece il normale, il decoroso, l'amabile, è la vita nella sua seducente banalità.
Infuriarsi ed eccitarsi nel combattere qualche idea è facile soprattutto quando non siamo del tutto sicuri della nostra posizione e ci sentiamo interiormente tentati di passare dalla parte dell'avversario.
Il nostro essere è solo il punto di incidenza tra il non essere e il sempre essere, e la nostra esistenza temporale è solo il mezzo attraverso cui l'eternità si manifesta.
La correttezza politica uccide la discussione.
Chi fa politica secondo l'etica dei principi, segue le sue idee e tiene conto soltanto di quelle.
In politica ci sono sempre due categorie di persone: quelli che la fanno e quelli che ne approfittano.
La libertà è, nella filosofia, la ragione; nell'arte, l'ispirazione; nella politica, il diritto.
Uno spettro s'aggira per l'Europa. Lo spettro del comunismo.
La più grande virtù politica è non perdere il senso dell'insieme.
Solo perché non ti curi di avere un interesse alla politica non significa che la politica non si prenda un interesse su di te.
La politica deve diventare anch'essa mitopoietica, inventare con urgenza parole simbolo capaci di emozionare e unificare.
La politica e i criminali sono la stessa cosa.
Ci sono molti che nella politica fanno solo una piccola escursione, come dilettanti, ed altri che la considerano e tale è per loro, come un accessorio di secondarissima importanza. Ma per me, fin da ragazzo, era la mia carriera, la mia missione.