L'umano è nell'imitazione; un uomo diventa uomo solo imitando altri uomini.
La felicità è come la verità: non la si ha, ci si è. Per questo nessuno che sia felice può sapere di esserlo. Per vedere la felicità, ne dovrebbe uscire. L'unico rapporto fra coscienza e felicità è la gratitudine.
Il film e la radio non hanno più bisogno di spacciarsi per arte. La verità che non sono altro che affari serve loro da ideologia, che dovrebbe legittimare le porcherie che producono deliberatamente.
Gli uomini disapprendono l'arte del dono. C'è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone.
La sospensione del tempo, intesa come fine di ogni coercizione, è l'ideale della musica.
La pagliuzza nel tuo occhio è la migliore lente d'ingrandimento.
Anche se non son sempre belli, gli uomini votati al male possiedono le virtù virili.
Un uomo che non frequenta donne dimentica che hanno di superiore la volontà. Un uomo non arriva a volere quanto una donna, si distrae, s'interrompe, una donna no.
Quando l'uomo agisce è una marionetta. Quando descrive è un poeta. Tutto il segreto sta in questo.
Gli uomini che in casa sottostanno alla disciplina di una moglie bisbetica sono appunto quelli che, fuori, sono più concilianti e ossequiosi.
Gli uomini preveggono più lontano nelle cose d'opinione che nelle cose reali e di fisici bisogni.
Gli uomini cercano la propria affermazione. Le donne l'approvazione.
L'uomo è più complicato della mosca, che divora gli escrementi purché ne trovi. L'uomo coprofago li cerca nel corpo e li vuole ricevere dal corpo, come parte vivente di quel corpo, desiderato brancicando nella sua intimità alchemica più oscura.
L'uomo è come il vino: non tutti i vini invecchiando migliorano, alcuni inacidiscono.
L'uomo è visibilmente fatto per pensare; è tutta la sua dignità e tutto il il suo mestiere; e tutto il suo dovere è pensare come si deve.
L'uomo è il solo maschio che batte la propria femmina. È dunque il più brutale dei maschi, a meno che, fra tutte le femmine, la donna non sia la più insopportabile; ipotesi sostenibilissima, dopo tutto.