La gavetta da attore l'ho fatto a teatro.
Esiste una verità universale ed è: non dare mai la tua carta di credito a una donna.
Non è previsto che i film ambientati in prigione vengano fatti vedere ai carcerati, specialmente quelli in cui si parla di fuga.
Fare il regista per la televisione è veramente duro, bisogna essere veloci. Per girare un'ora di show servono sette giorni.
Alle prove teatrali l'unico autore che è meglio di quello assente è uno morto.
Il teatro è condannato a morire da sé e deve consegnare il suo retaggio al cinematografo. Il cinematografo, tramutati in un ramo industriale l'ingenuo realismo e l'artisticità di Cechov e Gorki, spiana la strada al teatro dell'avvenire, alla libera arte dell'attore.
Ogni dramma inventato riflette un dramma che non s'inventa.
La cosa migliore del fare teatro è che domani potrai sicuramente recitare meglio di oggi.
Shakespeare non aveva dovuto svolgere a scuola dei temi in favore della virtù e contro il vizio. Dobbiamo a questa circostanza il tono sano e non affettato del suo teatro.
Le anime che non siano teatro di conflitti sono scenari vuoti. La concordia è sempre noiosa.
Andando a scuola di recitazione ho capito che girare film è molto meglio che fare il regista teatrale.
Quando certi uomini di teatro sollecitano la partecipazione viva del pubblico ai loro spettacoli dovrebbero meditare sui pericoli cui vanno incontro.
Il teatro mi ha insegnato a non lasciare spazi vuoti nello spettacolo.
Senza il teatro non ci sarebbe la televisione e nemmeno il cinema.