La politica cambia sempre. Le storie inventate mai.
Un uomo che mente riguardo alla birra si fa dei nemici.
Sebbene sia impossibile estrarre uno scrittore competente da un cattivo scrittore, e sia ugualmente impossibile tirar fuori un grande scrittore da uno bravo, è invece possibile, con molto duro lavoro, dedizione e aiuti tempestivi, trasformare in bravo uno scrittore che è solo competente.
I desideri non cambiano le cose.
Non conta a quanti si riesca a sopravvivere. Arriva il momento in cui viene a mancare la volontà.
Qualsiasi gioco sembra corretto se tutti sono ingannati nello stesso momento.
Ciò di cui c'è bisogno è un prolungato oltraggio... alle autorità viene dato fin troppo rispetto sconsiderato.
Politica vuol dire realizzare.
La libertà politica è una condizione preliminare del libero uso della ragione di ogni individuo.
La politica è il gioco de "l'ultimo che resta in piedi".
L'uomo è indizio, strumento, limite all'uomo. Di questo principio esce la giurisprudenza e la politica tutta.
La minoranza qualche volta ha ragione, la maggioranza ha sempre torto.
La politica è la dottrina del possibile.
La politica italiana si genuflette la domenica davanti alle icone della cultura, ma si guarda bene dall'impegnare se stessa e le risorse per qualcosa che, ai suoi occhi, elettoralmente non significa granché perché non influenza i grandi numeri come facevano il sindacato e i partiti organizzati.
La politica in tv è diventata invadente, ogni cosa viene valutata in base alle ricadute elettorali che può avere. Domina il politichese.
Ci sono decine e decine di moralisti nella politica italiana e in Vaticano che hanno una vita privata totalmente incoerente con la loro vita pubblica.