Le stelle esistono perché amo, se non amassi scomparirebbero.
Desiderare, gli aveva detto un antico maestro, vuol dire questo. Aspettare sotto le stelle che qualcuno torni vivo dal campo di battaglia.
Ma che paese è questo dove gli unici che hanno ancora qualche speranza vengono chiamati disperati?
Abbiamo fretta, abbiamo paura del fulmine. È questo che ci fa sbagliare.
La vita del puntuale è un inferno di solitudini immeritate.
Puoi alzarti molto presto all'alba, ma il tuo destino si è alzato un'ora prima di te.
Il cielo girava come una pagina, altre lettere salivano al posto di quelle già lette.
Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che abiterò in una di esse, visto che riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero.
La disperazione, un vocabolo vuoto inventato dalle persone che non guardano mai le stelle.
Amo il pezzo di terra che tu sei, perché delle praterie planetarie altra stella non ho. Tu ripeti la moltiplicazione dell'universo.
Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo.
Buongiorno Stelle del Cielo! La Terra vi saluta!
Tu guardi le stelle, stella mia. Potessi io diventare il cielo per guardarti con occhi infiniti.
Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.
Guardai in alto le risapute stelle: la lince, il cane minore, il toro, il cigno, il drago, tutto lo zoo fantastico del cielo. Dove gli astronomi videro forme animali collegando i punti, io leggevo le lettere dell'alfabeto ebraico.
Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte.