Anche un manganello può indicare la via.
Deve essere davvero ricco un Paese che può permettersi di trasformare in poliziotti metà della popolazione e di tenere l'altra metà in prigione a spese dello stato.
Per torturare un uomo bisogna conoscere ciò che gli fa piacere.
Nei paesi nei quali i cittadini non si sentono al sicuro in carcere, non si sentono sicuri neppure in libertà.
In cima ad ogni vetta si è sull'orlo dell'abisso.
C'è chi salta direttamente dal passato al futuro, sul presente cade solo la sua ombra.
La violenza è una mancanza di vocabolario.
Si è in grado di contrastare efficacemente la violenza solo se noi stessi non ricorriamo ad essa.
La violenza genera violenza.
Fate l'amore invece di impugnare quel coltello, la violenza è stata sempre il metodo di chi non ha cervello.
Quando si violentano, picchiano, storpiano, mutilano, bruciano, seppelliscono, terrorizzano le donne, si distrugge l'energia essenziale della vita su questo pianeta. Si forza quanto è nato per essere aperto, fiducioso, caloroso, creativo e vivo a essere piegato, sterile e domato.
Il distintivo del violento è la sua arma: lancia o spada o fucile. Lo scudo del nonviolento è Dio.
La nonviolenza distingue l'uomo dalla bestia.
Il pugilato non è uno sport violento come pensano in molti ma al contrario aiuta a gestire la propria rabbia e a incanalarla verso una direzione positiva.
La violenza tra i giovani è un aspetto del loro desiderio di creare. Non sanno come usare la loro energia in modo creativo, così si comportano diversamente e distruggono ogni cosa.
Vorrei sopportare tutte le umiliazioni, tutte le torture, l'ostracismo assoluto e anche la morte, per prevenire la violenza.