Noi donne non abbiamo bisogno di libertà, ma d'aiuto.
Ognuno ha voglia d'amore, ma è raro che qualcuno lo possa dare. Oppure lo si dà con ardore e dedizione, ma gli altri non lo prendono: è un amore non necessario, soltanto un peso.
Sì, è molto difficile vivere sotto il despotismo in genere, ma sotto il despotismo di un geloso è orribile!
Come sempre succede, tutti abbiamo una immaginazione ricca e una vita povera. Immaginare si può tutto, migliaia di mondi diversi, vivere bisogna nel cerchio più ristretto.
Non ci si toglie la vita per vendicarsi di qualcuno; no, ci si toglie la vita perché non c'è più la forza di vivere...
Preferisco le donne con un passato: la loro conversazione è decisamente più divertente.
Io non so se sia nata prima la prostituzione o il capitalismo, ma Sombart ha scoperto che la donna e il denaro sono due termini dipendenti l'uno dall'altro.
La donna è come un libro che, buono o cattivo, deve piacere fin dalla copertina.
Io ho sempre considerato la donna molto più forte dell'uomo, perché la donna dà la vita.
La donna più stupida può manovrare un uomo intelligente, ma ci vuole una donna molto intelligente per manovrare uno stupido.
La donna - che sia naturalmente buona o no, che sia casta o corrotta - dovrebbe essere sempre considerata un'immagine della Beatissima Madre Divina.
Mi fa imbestialire la ghettizzazione in genere. A cominciare da chi dice: come architetto ho preso una donna.
Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno e asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle.
La donna è stata bloccata per secoli. Quando ha accesso alla cultura è come un'affamata. E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo.
La femmina, infatti, ha bisogno del maschio non solo per la generazione, come negli altri animali, ma anche come suo signore, perché il maschio è più perfetto quanto a intelligenza ed è più forte quanto a coraggio.