La gioia è la nostra fuga dal tempo.
La soddisfazione di sé dopo una buona azione è una degradazione di energia superiore.
Tutti i peccati sono dei tentativi di colmare dei vuoti.
L'infelicità rende Dio assente agli occhi degli uomini per un certo tempo, più assente di un morto, più assente della luce in una prigione oscura.
Siccome siamo creature siamo contraddizione; perché siamo Dio e, al tempo stesso, infinitamente altro da Dio.
Un racconto eschimese spiega così l'origine della luce: «II corvo che nella notte eterna non poteva trovare cibo, desiderò la luce, e la terra si illuminò». Se c'è un vero desiderio, se l'oggetto del desiderio è veramente la luce, il desiderio della luce produce la luce.
In ogni gioia c'è questo di splendido, che arriva immeritata e che non si può mai comperare.
La più grande gioia che può dare l'amore è la prima stretta di mano della donna amata.
Nel tripudio ognun corre ad abbracciarte Sia nemico, od amico; l'allegrezza Non distingue i sembianti; un caro errore Dona gli amplessi, e negli amplessi il core.
L'ironia è la gaiezza della riflessione e la gioia della saggezza.
Per ottenere il pieno valore della gioia dobbiamo avere qualcuno con cui condividerla.
Molte volte non tanto il conseguito giova, quanto lo sforzo fatto per conseguirlo.
La madre della dissolutezza non è la gioia, bensì la mancanza di gioia.
Chi non ha mai visto gli agnellini giocare, non avrà mai un'immagine chiara della gioia che può pervadere la vita.
Manca la gioia? Pensa: c'è un ostacolo tra Dio e me: indovinerai quasi sempre.
E' l'arte suprema dell'insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza.