Tutti gli uomini sono fratelli. Da qui la guerra.
I pesci meritano di essere catturati perché sono pigri. Due milioni di anni di evoluzione e ancora non sono usciti dall'acqua.
Se un fratello sta davanti alla porta e bussa, uno lo accoglie a braccia aperte, senza chiedere quanto gli verrà a costare.
La nostra luminosità non provenga da trucchi o effetti speciali, ma dal nostro farci prossimo di chi incontriamo ferito lungo il cammino, con amore, con tenerezza.
L'America è un'idea appassionata oppure niente. L'America è fratellanza umana oppure è caos.
Il legame di fraternità che si forma in famiglia tra i figli, se avviene in un clima di educazione all'apertura agli altri, è la grande scuola di libertà e di pace. In famiglia, tra fratelli si impara la convivenza umana, come si deve convivere in società.
Dalla fraternità vissuta in famiglia, nasce la solidarietà nella società, che non consiste solo nel dare ai bisognosi, ma nell'essere responsabili l'uno dell'altro. Se vediamo nell'altro un fratello, nessuno può rimanere escluso, nessuno può rimanere separato.
Tutti noi abbiamo un'origine comune, siamo tutti figli dell'evoluzione dell'universo, dell'evoluzione delle stelle, e quindi siamo davvero tutti fratelli.
La fraternità presuppone la paternità di Dio e la maternità della Chiesa e della Madre, la Vergine Maria. Dobbiamo ogni giorno rimetterci in questa relazione, e lo possiamo fare con la preghiera, con l'Eucaristia, con l'adorazione, con il Rosario.
Questi i risultati della pace e della libertà: lavorare e costruire per il bene degli uomini, di tutti gli uomini; non uccidere, distruggere e conquistare con la forza delle armi, ma vivere con il lavoro per la fratellanza e l'aiuto reciproco.
La preghiera intercessoria può essere definita come l'amare il nostro prossimo stando in ginocchio.
Chiediamo al Signore, per ognuno di noi, occhi che sanno vedere oltre l'apparenza; orecchie che sanno ascoltare grida, sussurri e anche silenzi; mani che sanno sostenere, abbracciare, curare.