A lungo andare non otteniamo più di quanto abbiamo voluto rischiare di dare.
Alla fine, la grande sfida della vita consiste nel superare i nostri limiti, spingendoci verso luoghi in cui mai avremmo immaginato di poter arrivare.
L'esperienza mi ha insegnato questo: se attendi il momento ideale, nel quale tutto è sicuro e garantito, può darsi che quel momento non arrivi mai. E allora non si scalano montagne, non si vincono le corse e non si raggiunge la felicità.
Pare che l'arte fiorisca meglio là dove l'uomo deve correggere la natura, dove non è scoraggiato dalla sua abbondanza.
La più intensa lealtà, osando il restauro dell'irreparabile, coincide con la contraffazione.
Non mischiarti alla facile massa; non cresceresti. Vai dove le sfide sono grandi e le emozioni elevate. Vai dove le aspettative sono così forti che arrivano a provocarti, spingerti, e ad insistere che tu non resti in un posto. In quel modo, tu crescerai e cambierai.
Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare tutto, ogni norma e appiglio convenzionale, dobbiamo osare il gran salto nel cosmo, e allora, allora sì che la vita diventa infinitamente ricca e abbondante, anche nei suoi più profondi dolori.
Esiste nella nostra mente una sorta di confine che nella vita ci manca sempre lo stimolo necessario a raggiungere, ma superato il quale tutto si fa possibile.
Cadere è volare. Il problema non è precipitare, ma saper atterrare.
La libertà non è un elenco di comodità e diritti, ma azzardo di inoltrarsi in territorio vuoto.
Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle; è perché non osiamo farle che le cose sono difficili.