Il Parlamento è un po' una caserma. Troppi uomini.
Sono i fallimenti che ti insegnano la pazienza, la costanza, la precisione e la cura necessaria in quello che fai.
Platone descriveva l'incontro con la bellezza come un corto circuito che ci proietta fuori dal nostro quotidiano, una scossa anche dolorosa di saudade che squarcia il solito orizzonte e ci spinge a desiderare qualcosa che non conosciamo ma di cui misteriosamente abbiamo bisogno.
Quando tutto è sempre perfetto non puoi sapere cos'è la felicità.
Siamo tutti legati da una catena infinita di insicurezze, una collana di esseri umani che si giudicano "non all'altezza" fino a che qualcuno spezza l'incantesimo dichiarandoci stima e amore eterno.
Dal che si potrebbe concludere che più un bugiardo ha successo, più gente riesce a convincere, più è probabile che finirà anche lui per credere alle proprie bugie.
L'uomo è la più vera e più profonda risorsa della politica e dell'economica e, allo stesso tempo, il fine primordiale di esse.
La politica in tv è diventata invadente, ogni cosa viene valutata in base alle ricadute elettorali che può avere. Domina il politichese.
In Alaska il sesso è un affare politico da fare con i vestiti addosso.
Antipolitica è chiamare i caduti sul lavoro «morti bianche» per far sembrare meno morti i morti e meno assassini gli assassini.
Sotto la religione e la politica l'uomo si trova a guardare tutto dal punto di vista del dovere: egli deve essere questo o quello, deve diventare questo o quello.
Io continuo a professarmi uomo di destra: ma la mia destra non ha niente a che fare con quella 'patacca' di destra che ci governa.
Sin da quegli antichi tempi, l'industria vera di Roma era la politica che offre, ai guadagni, scorciatoie molto più rapide che non il lavoro vero. E questa vocazione non è cambiata nemmeno ai giorni nostri.
La politica dovrebbe rappresentare interessi, interpretare ideali, colmare il divario tra sogno e realtà; non può essere fatta solo sottolineando i vizi del proprio avversario.
L'accumulo di denaro non va d'accordo con la democrazia. Chi concentra molto denaro può influenzare la società, piegare la politica e quindi la gestione della cosa pubblica ai suoi interessi.