L'utilità dà la misura del necessario: ma il superfluo in che modo si può misurarlo?
La nostra condizione è buona al momento della nascita; è colpa nostra se la peggioriamo. La natura ha agito in modo che non ci vuole molto per vivere bene: ognuno è in grado di rendersi felice.
Non dobbiamo cercare di vivere a lungo, ma di vivere abbastanza; vivere a lungo dipende dal destino, dalla nostra anima vivere quanto basta.
È ridicolo correre verso la morte per stanchezza della vita, quando è il tuo sistema di vita che ti fa correre incontro alla morte.
Il destino di una persona salita tanto in alto è precipitare.
Morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male.
Tutti gli uomini cercano l'utile; ma di nessuna cosa si fanno giudizi cosi disparati ed erronei come dell'utile.
Quello che non è utile allo sciame non è utile nemmeno all'ape.
Chi nella vita preferisce il bello all'utile, finisce certo, come il bimbo che preferisce le caramelle al pane, col rovinarsi lo stomaco e con guardare il mondo con molta tetraggine.
Avviene sempre che lo spazio si riduca, gli stessi gesti si ripetano quasi meccanicamente ogni volta che si imbrigliano le proprie facoltà in vista di un compito solo limitato e utile.
L'utile è bello, il dannoso è brutto.
Quando una cosa ci è necessaria o utile, quando reagisce su di noi cagionandoci o dolore o gioia, quando si rivolge fortemente alle nostre simpatie o è una parte vitale dell'ambiente nostro, essa trascende dalla vera sfera dell'arte.
È spesso vano, e talvolta tirannico, tentare di rendersi utile.